giovedì 11 maggio 2017

Napoli e Pompei

Ponte del 1 maggio 2017, quale occasione migliore per fare un bel giro in una città italiana?
Regalai alla mia fidanzata i biglietti del treno per Napoli, una meta che ha suscitato sempre molta curiosità sia per la bellezza del posto, sia per lo stile di vita molto stereotipato da noi del centro-Nord.
Partimmo sabato 29 aprile, alle 6:38 di mattina da Rimini, e intorno alle 10:30 arrivammo a Roma, dove avremmo preso il treno regionale che alle 13:40 ci avrebbe portato a Napoli Centrale.
Arrivati in stazione abbiamo avuto subito un piccolo assaggio della città: ragazzi che ci volevano vendere qualsiasi cosa, una confusione di gente che parlava ad alta voce e di fronte a noi una città caotica, dove le regole e la segnaletica stradale (dove è presente) non sono proprio seguite alla lettera. Ci incamminammo verso il nostro appartamento prenotato su Booking.com, vicino a Spaccanapoli, in vicolo de' Ziroli, zona Forcella, 15 minuti a piedi dalla stazione.
Qui incontrammo Umberto, il proprietario di casa, che ci accompagnò all' 8° piano dell'edificio: la "Finestra sul Vesuvio" è veramente un angolo di paradiso. Appartamento nuovissimo, completo di tutti i comfort, e con una vista mozzafiato.
Siamo usciti repentinamente, non vedevamo l'ora di vivere la città: con una certa fame, ci inoltriamo nel cuore di Napoli e la scelta è ricaduta subito sulla pizza fritta di "Sorbillo". Non potete capire la bontà di questa pietanza, fritta sul momento, con cicoli napoletani, salame, ricotta e pepe, mangiata in piedi, vero e proprio street food, per soli 3,50 €.
Finita questa come non prendere un dolce per chiudere il pasto a Napoli? E via, è il turno del babà, comprato proprio nella pasticceria di fronte, al Mazz. Io non vado matto per il rum e di conseguenza per i babà assaggiati in Romagna, ma quello preso lì è stato uno dei dolci più buoni che io abbia mai mangiato.
Dopo pranzo ci siamo incamminati verso il maestoso Duomo di Napoli, dove dentro di esso si trova la Cappella di San Gennaro, protettore di Napoli, e qui vi sono anche le reliquie del Santo.

Il Duomo si presenta molto ampio ma relativamente spoglio, mentre la Cappella è veramente bella, decorata con i migliori affreschi, in stile barocco, ed è stata voluta proprio dai napoletani per il culto e la tradizione legata al Santo.
Tornando verso il centro ci incamminiamo verso la via dei presepi San Gregorio Armeno: abbiamo percorso la tanto famosa via che ho visto sin da bambino alla TV, e ci siamo fermati più o meno ogni due metri ad ammirare la goliardia e la bravura degli artigiani napoletani, e le loro statuine del presepe. Terracotte, omini, strutture in movimento, personaggi dipinti a mano, qui sembra che sia Natale tutto l'anno!

Ci siamo diretti poi verso la Cappella di San Severo, dove viene custodita la scultura famosissima del Cristo Velato (info qui http://www.museosansevero.it/it/). Per carità, una scultura che ti lascia senza parole, la lavorazione del marmo è minuziosa e perfetta, sembrava una persona vera e un telo ancora più vetro, dettagliato anche a mo' di pizzo, però fare pagare 7 € (ridotto sotto i 25 anni 5 €) solo per vedere questa struttura e qualche affresco nella minuscola Cappella, mi sembra un po eccessivo. Usciamo dalla breve visita e ci dirigemmo verso Piazzetta Nilo, qui c'è un vero e proprio luogo di culto: il Bar Nilo e "l'altarino di Maradona".

Il calciatore argentino è oggetto di culto da tutti i napoletani e in ogni angolo della città, si possono trovare icone, immagini, murales ed emblemi raffiguranti lui, colui che riuscì a far conoscere la Napoli calcistica nel mondo. Napoli vive di calcio, il colore azzurro della maglia della società è ovunque, bandiere, sciarpe, negozietti sono tutti adornati con la prima fede dell'uomo napoletano: l'SSC Napoli. Dopo le foto di rito e dopo aver continuato la tradizione del caffè sospeso (in pratica si pagano due caffè, uno che hai bevuto e uno lo offri a chi vuole usufruirne, e sta cosa mi piace molto, è una sorta di aiuto in teoria ai più bisognosi), ci dirigemmo verso il Monastero di Santa Chiara e il Chiostro nei pressi di Piazza del Gesù Nuovo. Nel Chiostro non entrammo, nel Monastero sì, ed è veramente bello all'interno, con vetrate colorate e una navata maestosa. In piazza del Gesù troviamo oltre alla Chiesa omonima, l'obelisco di Santa Chiara. Dopo essere ripassati nella via dei presepi e aver visitato il curioso "Ospedale delle bambole", uno dei pochi luoghi in Italia dove si riparano vecchi giocattoli dei collezionisti, e dove una simpatica signora ci ha accolto per un giretto libero all'interno, ci incamminammo verso l'appartamento.

Prime impressioni di Napoli: caos, goliardia e una società molto diversa dalla nostra del Centro-Nord.
Sono stato a Palermo un anno ma, e sebbene anche lì trovai diverse differenze, non sentii troppo la diseguaglianza. Chiaramente eravamo proprio stati nella Napoli popolare, quartieri molto vivaci, vicoli stretti e non troppo "clean".
Dopo una doccia e un attimo di relax, uscimmo per cena e ci dirigemmo verso il centro, e scegliemmo in base all'impressione esterna. e la Trattoria La Campagnola in Piazzetta Nilo ci sembrò ottima. Come antipasto prendemmo un "Fritto misto Italia" in due, e prendemmo gli "scialatielli ai frutti di mare", e furono veramente superlativi. Mezzo litro di vino bianco, acqua, e dolce. Il tutto per la modica cifra di 26 € totale! Dopo una breve passeggiata, tornammo in appartamento, carichi per la giornata successiva.

La mattina seguente, visitammo Pompei: comprammo su internet il biglietto Trenitalia Napoli Piazza Garibaldi-Pompei al prezzo di 2,60 € solo andata e che in 40 minuti circa ti porta nella località campana. Arrivammo intorno alle 9;45 e attraversando la città nuova, si arriva in una decina di minuti a piedi alla biglietteria degli scavi. Solo successivamente, e la prendemmo al ritorno, scoprimmo che a parità di prezzo, la Circumvesuviana era molto più vicina della stazione Trenitalia, e si entrava dal secondo ingresso. Dopo mezz'ora di fila (scandaloso che un patrimonio artistico come Pompei abbia solamente due casse, di cui una era prevalentemente riservata alle guide che cercavano clienti da formare gruppi e fare biglietti veloci) e alla modica cifra di 13 € (ridotto solo se studi alla facoltà di "Arte" e mostri un badge!), entrammo e visitammo il bellissimo sito archeologico, che raccontare in poche righe sarebbe un'offesa e quindi vi allego qui di seguito un assaggio:






Pompei è veramente enorme e ci vorrebbe una giornata intera per scoprire ogni angolo, perchè fidatevi, lo stato conservativo delle cose ti catapulta proprio nella vita di quella volta. La cosa che più mi ha colpito è il sistema stradale ordinato e le prima" strisce pedonali rialzate", per passare da un marciapiede all' altro.
Dopo un pizza bread burger (un panino con al posto del pane normale, fatto con l'impasto della pizza) in un chioschetto vicino alla Circumvesuviana, rientrammo a Napoli intorno alle 15, dopo un breve relax in appartamento partimmo alla volta di via Toledo, la via dello shopping, dove i napoletani e i turisti fanno la passeggiata tra i negozi, e scendemmo verso il lungomare.
Il mare, di un azzurro lucente, con il Vesuvio all'orizzonte, fa da cornice alla bellissima cartolina che Napoli ci stava offrendo. Nonostante i mercanti abusivi con ogni tipo di merce, coppie e famiglie vestite eleganti, venditori di granite e cibo ambulanti, ristorantini e bar da aperitivo aperti, questa è la Napoli più chic.
Passammo vicino a Castel dell' Ovo, imponente fortezza ed ex residenza reale, molto scenografico proprio sul mare, fino ad arrivare al Maschio Angioino (Castelnuovo), una bellissima fortezza medievale, ora sede di mostre di arte.

Ultima tappa, oltrepassato il Teatro S.Carlo, uno dei più famosi teatri d'Europa, ci trovammo nella famosissima e bellissima Piazza del Plebiscito, simbolo di Napoli, luogo dei napoletani attualmente di concerti, manifestazioni e più semplicemente relax.
Arrivata ormai ora di cena, cercammo su Tripadvisor un posto lì vicino dove mangiare una buona pizza tipicamente napoletana: provammo "Da Soldino", una delle pizzerie più antiche... e ne rimammo veramente soddisfatti! Pizza ottima e indimenticabile, una bella Peroni da 66cl e come cornice la tv con la partita, in quanto quella sera si sarebbe giocato Inter-Napoli, big match di Serie A.
Pazzesco l'amore che i napoletani nutrono verso il calcio e il Napoli Calcio; tornando verso la nostra zona, dopo aver fatto un tratto breve di metropolitana solo per visitare l'uscita/entrata sotterranea della fermata Toledo, un vero e proprio capolavoro artistico) fummo costretti a fermarci davanti a un centro scommesse e il suo schermo TV, dove intorno ad esso una sessantina di persone tifavano, bevevano e incitavano la squadra! Sull' 1-0 per il Napoli (la partita finirà proprio così) fu il delirio!
Durante l'intervallo ci spostammo in piazza San Domenico Maggiore, seduti ai tavolini di fuori dell'omonimo bar, dove trovammo un'altra cinquantina di persone, tra quelli seduti che consumavano e gli"infiltrati" che seguivano la partita in piedi. Al fischio finale boato e applausi, ricordi che mi rimarranno sempre nella mente.

L'ultimo giorno, dopo un'ottima colazione con sfogliatelle e ministeriale da Scaturchio, la più famosa pasticceria di Napoli, altro dolce di cioccolato ripieno di liquore tipico di Napoli, ci godemmo in relax Spaccanapoli, comprando cibo da portare in Romagna e gli ultimi souvenir. Inizialmente pensavamo di visitare Napoli Sotterranea, ma la troppa coda, le recensioni sulla "claustrofobica visita" e il poco tempo a disposizione ci scoraggiarono. Dopo un pranzo molto street food con il "cuoppo", ossia un cono di fritto a piacere, molto sfizioso, recuperammo i bagagli, gentilmente custoditi dal ragazzo dell'appartamento, e ripartimmo alle 16 con il treno FRECCIA1000 alla volta di Roma, e poi verso Rimini, per rientrare in serata.

Come giudicare il weekend nella città partenopea? Beh sicuramente l'impatto è stato molto forte, usi, costumi, regole e educazione sono molto differenti, e bisogna fare attenzione ad ogni pericolo, ma tirando le somme, Napoli a me personalmente è rimasta nel cuore, la vivacità, la semplicità delle persone, la gioia, le tradizioni, il cibo e soprattutto la bellezza della natura che circonda la città di Napoli. La prossima volta sarà comprensivo il tour della costiera amalfitana e la Reggia di Caserta, sicuramente sarà anch'esso imperdibile!










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